Comunicare la competenza dell’Avvocato non è come comunicare un “prodotto”.
Pur assumendo come fatto la circostanza che anche l’Avvocato ha l’obiettivo di essere riconosciuto sul mercato, di essere prescelto tra altri concorrenti e di ampliare la propria rete di clienti, nel percorso comunicativo bisogna tenere conto – a mio avviso – della peculiare funzione sociale che la professione forense interpreta (dovrebbe interpretare) a garanzia dei diritti delle persone/cittadini/imprese.
I seguenti quattro consigli di base possono essere utili per riflettere su una strategia di comunicazione del proprio studio legale che sia efficiente e che tenga conto, come punto di forza, proprio del rilievo sociale della professione.
COSA COMUNICA UN AVVOCATO? L’avvocato comunica innanzitutto la propria competenza. Il suo “sapere professionale” e la sua esperienza sono gli asset principali.
La comunicazione dello studio legale dunque dovrebbe promuovere la conoscenza dello specifico “valore” delle competenze professionali, e coadiuvare gli avvocati nel raggiungimento di nuovi obiettivi professionali e istituzionali rafforzandone la reputazione.
LA FORZA DEI CONTENUTI E I RISULTATI ORGANICI
Tutto il web ripete come un mantra “content is the king” (per inciso è interessante sapere che questa frase si deve a …SCOPRILO). Ebbene, gli avvocati sono pieni di contenuti, se non altro perché si occupano per lo più della vita di cittadini, imprese, famiglie.
Un parere, un ricorso o una sentenza favorevole ottenuta da un giudice, non sono esercizi astratti di buona scrittura o ottima eloquenza ma affondano le radici nella vita delle persone, sulle quali riverberano effetti importanti.
Saper comunicare “l’utilità” generale e sociale dietro una argomentazione giuridica diventa un fattore strategico. E’ importante dunque lavorare soprattutto con la forza e sulla efficacia dei contenuti, nel rispetto rigoroso delle regole deontologiche forensi (ricordiamo per esempio che non è possibile citare i nomi dei clienti).
Saper ben rappresentare il contenuto “giuridico” nelle Media relations o nell’attività di Digital PR o riuscire a trasfonderlo in articoli del blog del sito dello studio legale con un testo che sia di utilità concreta per le persone, diventano attività strategiche
Sono convinta che, seguendo questa strada, c’è la chance di ottenere positivi risultati “organici”, cioè di raggiungere un posizionamento del brand dello studio legale radicato sulle sue specifiche e uniche caratteristiche di competenze, di area di azione e di organizzazione.
TRADURRE LA COMPETENZA TECNICA IN UN MESSAGGIO DI VALORE PER IL PUBBLICO
A volte come comunicatrice mi sento una “interprete-traduttrice”: è necessario infatti tradurre le competenze giuridiche in messaggi di valori, che risultino utili e significativi nella vita delle persone. Leggi perché a mio avviso è importante comunicare in maniera appropriata l’attività legale.
L’acquisizione della corretta reputazione della realtà professionale legale ed il posizionamento che ho definito “organico” viene perseguito in ogni declinazione della strategia di Comunicazione integrata, e dunque nella Comunicazione off line, nell’attività di Media Relations, e nell’attività di Comunicazione on line tramite siti web e social media.
In questi due ultimi specifici ambiti la nozione di posizionamento “organico” assume una connotazione specifica: qui l’impegno infatti è quello di fare in modo che sia la forza dei contenuti a promuovere l’ambìta visibilità nelle reach dei motori di ricerca, avvalendosi di un utilizzo “relazionare” del SEO, la Search Engine Optimitation.
Il WEB MARKETING PER L’AVVOCATO. Non credo che la corretta reputazione e il buon posizionamento web di una realtà forense sia raggiungibile con la sola forza del Web Marketing o del Social Advertising, cioé tramite posizionamenti sponsorizzati (ADWords), pubblicità display e sponsorizzazioni social.
Penso che questi canali possano essere attivati come corollario di una più generale strategia di Comunicazione così come l’ho sommariamente riassunta.