La comunicazione sostenibile del giurista social

La comunicazione sostenibile del giurista social

La tradizione romanistica vuole il “giurista” indipendente e terzo in quanto depositario di un sapere “scientifico”, autonomo.
Competenza tecnico-giuridica e capacità di essere riconosciuti come affidabili (nel senso di essere meritevoli di fiducia) sono state, in estrema sintesi, le qualità senza le quali il giurista non può ricevere riconoscimento nel contesto sociale.
Non è un caso che le regole del codice deontologico forense abbiano sempre avuto cura dell’aspetto relazionale Avvocato-Società, oltre alle relazioni tipiche strettamente collegate alla attività professionale, cioè quella con il cliente, quella con i colleghi, quella con i magistrati.
I principi di dignità e decoro, insieme a quelli che disciplinano la “pubblicità” dell’avvocato, sono le regole che sovraintendono in maniera specifica alla dimensione sociale dell’Avvocato e tendono a preservane la responsabilità sociale.

La visione dinamica della responsabilità sociale dell’Avvocato: la Comunicazione sostenibile

Voglio proporre una visione dinamica della dimensione sociale dell’Avvocato, che si evolva nel digitale ed eserciti nel nuovo contesto sociale la propria responsabilità, sociale e digitale.
Una responsabilità di cui la comunicazione digitale (web e social) è strumento prezioso.
Voglio parlare in sostanza di Comunicazione digitale sostenibile degli Avvocati, cioè di quella Comunicazione fatta di piani strategici e azioni concrete che fa emergere e avvalora la responsabilità sociale dell’Avvocato nella infosfera, senza rinunciare per questo alla dimensione “promozionale”; anzi, a mio avviso, rafforzandola.

Cosa intendiamo per Comunicazione sostenibile dell’Avvocato?

L’Avvocato frequenta abitualmente web e social. Ma lo fa, tendenzialmente, con due modalità: quella autoreferenziale; quella che parla ai propri simili, utilizzando un linguaggio oscuro per le persone comuni, il legalese.
Entrambe queste modalità non colgono le potenzialità che una presenza digitale attiva dell’Avvocato sprigiona anche in funzione sociale.

La partecipazione attiva degli avvocati alla società digitale e sui social media ha infatti diversi vantaggi democratici, tra cui:

  1. Promozione dello Stato di Diritto: La loro presenza online può aiutare a spiegare e a far rispettare principi giuridici fondamentali, contribuendo a formare una cittadinanza più informata e consapevole dei propri diritti.
  2. Accesso alla Giustizia: Attraverso piattaforme digitali e social media, gli avvocati possono offrire consulenza legale a pagamento, semplificando l’accesso alla giustizia per molte persone che altrimenti potrebbero non avere le risorse o le conoscenze per cercare aiuto.
  3. Educazione e Consapevolezza: Gli avvocati possono usare i social media per educare il pubblico su temi legali, spiegare sentenze complesse o nuove leggi e offrire una prospettiva professionale su temi caldi del dibattito pubblico.
  4. Contrasto alla Disinformazione: La presenza di professionisti del diritto online può contribuire a sfatare miti e malintesi legali, offrendo analisi accurate e basate su fatti.
  5. Democratizzazione dell’Informazione Legale: La diffusione di informazioni legali attraverso canali digitali può rendere il diritto più comprensibile e accessibile a tutti, riducendo la barriera tra professionisti del settore e cittadini comuni.
  6. Interazione e Feedback: Le piattaforme digitali offrono agli avvocati un canale diretto per interagire con il pubblico, ricevere feedback sui loro servizi e comprendere meglio le preoccupazioni e le esigenze dei cittadini.
  7. Avanzamento dei Diritti Umani: Gli avvocati che operano in ambito di diritti umani possono utilizzare i social media come strumento di sensibilizzazione e mobilitazione, amplificando le voci delle vittime e promuovendo cause giuste a livello internazionale.
  8. Innovazione nel Settore Legale: La presenza digitale può spingere gli avvocati ad adottare nuove tecnologie e metodi di lavoro, rendendo il settore legale più efficiente e all’avanguardia.
  9. Networking e Collaborazione: Gli avvocati possono sfruttare la rete per collaborare con colleghi di altre giurisdizioni, scambiarsi best practices e creare sinergie professionali.
  10. Rafforzamento della Democrazia: In un’epoca in cui la democrazia può essere minacciata dalla disinformazione, gli avvocati, svolgendo il loro ruolo educativo e informativo sui social, possono contribuire a rafforzare le fondamenta democratiche di una società.

In conclusione, la partecipazione degli avvocati alla società digitale e sui social media può avere un impatto profondo e positivo sulla democrazia, migliorando l’accesso alla giustizia, promuovendo l’educazione legale e rafforzando lo Stato di Diritto.

La Comunicazione sostenibile dell’Avvocato aiuta la reputazione professionale

Proprio oggi, che ci troviamo in un periodo storico di transizione tra vecchia e nuova società a causa della rivoluzione digitale, lavorare al recupero di questa dimensione sociale digitale è a mio avviso un mossa strategica e vincente per:
a) mettersi in linea con lo spirito del tempo che chiede anche ai brand di DIMOSTRARE la propria responsabilità sociale con azioni misurabili (tutto il tema ESG ne è una prova);
b) recuperare una reputazione di categoria, oggi appannata;
c) candidarsi nuovamente ad essere rappresentanti di una professione che torna ad essere protagonista perché capace di interpretare il nuovo ruolo che la rivoluzione digitale propone e di partecipare in maniera propositiva e attiva alla digital transformation delle imprese e nella giustizia;
c) impostare l’attività di branding sui valori, e non solo su KPI di profitto.

Come opera la comunicazione sostenibile

La comunicazione sostenibile non rinuncia agli obiettivi di “promozione” della figura professionale, ma li inserisce in un quadro più ampio che abbraccia la rule of law e la funzione del diritto nella società.
La comunicazione sostenibile opera attraverso contenuti chiari, corretti, semplici, adeguati.
Le tecnicalità del digital marketing, dei profili social sono, appunto, tecnicalità. L’avvocato potrà fare una campagna di Adwords, sponsorizzare i post, inviare Newsletter o fare una campagna DEM (Direct e-mail marketing) (ricordando che esiste sempre il codice deontologico), ma se non sarà in grado di confezionare contenuti contestualmente responsabili e accattivanti, la scelta del canale servirà a poco.

Ma come fare? Di seguito pubblico un decalogo della Comunicazione sostenibile dell’Avvocato che ho messo a punto dopo anni di esperienza.
Potete trovare suggerimenti su come impostare un piano editoriale social che valorizzi la vostra figura professionale e nel contempo contribuisce alla rule of law. Anche la deontologia se ne avvantaggerà 🙂
Potete scaricarlo QUI

Il decalogo della Comunicazione sostenibile dell’Avvocato

La Comunicazione sostenibile dell’Avvocato:

1) Non rinuncia mai a coltivare l’impatto sociale di ogni dichiarazione anche quando è volta alla promozione del proprio brand;

2) Si avvale di Piani di Comunicazione basati su azioni concrete e non su annunci;

3) Opera con attenzione per la verifica di qualsiasi affermazione, nella consapevolezza che il valore aggiunto del suo intervento è nella competenza tecnico-giuridica;

4) E’ in grado di modulare il linguaggio a seconda degli interlocutori, optando se necessario per un linguaggio semplice e divulgativo ma avendo cura di non rinunciare alla precisione e alla correttezza tecnico-giuridica;

5) Si propone di chiarire tecnicamente i termini di una questione, esprimendo opinioni circostanziate;

6) Rinuncia ove possibile alle sterili comunicazioni “di vanità”, sempre autoreferenziali;

7) Interroga i bisogni sociali dietro ogni domanda di diritto e sviluppa capacità di ascolto per poter contribuire alla risposta più corretta; 

8) Ha tra i suoi piani anche quello di Crisis Communication, che a volte significa ammettere i propri errori;

9) Genera e distribuisce valore: individua contenuti nuovi o fa emergere aspetti nuovi in argomenti già arati per promuovere una sempre maggiore consapevolezza dei diritti e del funzionamento dell’ordinamento, anche e soprattutto digitale.

10) Ha sempre rispetto del proprio interlocutore, chiunque esso sia.

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