Il 12 luglio è entrato in vigore il regolamento Ue Platform to Business, che introduce nuove regole per una economia on line fair”, rivolte alle piattaforme e ai marketplace BtoB. Esso, in estrema sintesi, vieta alcune pratiche che la Commissione Ue giudica sleali quali la sospensione inspiegabile degli account, i termini e condizioni poco chiari, criteri
Conciliazione endo procedimentale e sistemi di predittività per rafforzare la giustizia partecipata, cioè l’istituto della conciliazione demandata dal giudice o addirittura proposta dal giudice (articolo 185 c.p.c.). Da qualche anno(!) è in corso un progetto pilota di iniziativa “giudiziaria” che sta raccogliendo in una Banca dati i provvedimenti conciliativi più significativi sotto il profilo della
Depositi telematici (o con qualsiasi altro mezzo tecnologico) obbligatori per tutti gli atti processuali (quindi non solo quelli endo processuali e salvo autorizzazione al contrario), in tutte le fasi del processo (dal giudice di pace fino in Corte di Cassazione); pagamento del contributo unificato con moneta elettronica; introduzione del principio di chiarezza e sinteticità degli
Il Cepej, la commissione del Consiglio d’Europa che si occupa dell’efficienza dei sistemi giudiziari e delle buone pratiche nei 48 paesi membri, ha pubblicato a giugno 2019 alcune importanti linee guida per la realizzazione di un progetto di innovazione in ambito giudiziario (scarica Cepej Toolkit CyberJustice giugno 2019 by ClaMor) Ha indicato la strategia, attraverso
Tracciabilità, assegnazione automatica dei processi, condivisione dei dati e circolarità della “informazione giudiziaria”, superando il sistema “registro- centrico” e “documento-centrico”. A tre anni dalla riorganizzazione della Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati, il Ministero della Giustizia annuncia i nuovi progetti di evoluzione del sistema informativo della giustizia “per rivedere alcune scelte oramai superate e
Non riuscirei a comunicare competenza legale se non amassi il diritto. In un modo liquido e disintermediato può sembrare superata la cerimonia di inaugurazione dell’Anno giudiziario in Corte di Cassazione, che si celebra ogni anno a gennaio. Eppure, le relazioni inaugurali fotografano l’Italia, nel bene e nel male. Lo stato della Giustizia, infatti, non riguarda
Facciamo una stima: almeno 252mila ricorsi e decreti ingiuntivi firmati con firma digitale e adottati nel 2014* potrebbero essere oggi carta straccia perché “firmati con l’inchiostro simpatico”. A meno ché voi avvocati non li abbiate “conservati a norma”, secondo la procedura indicata dal Codice dell’Amministrazione digitale (articolo 40) e dalle regole tecniche contenute nel DPCM
L’istituto della negoziazione assistita procede a piccoli passi. Secondo gli ultimi dati comunicati dal Ministero della Giustizia al Parlamento (Doc. CCXXVIII n. 1), il numero delle controversie definite positivamente nel 2017 sono state 5316 (4132 nel 2016): dunque 184 in più. Ma mentre la negoziazione funziona efficacemente nella soluzione di crisi coniugali, nella relazione al Parlamento
Quella delle carceri è proprio una riforma di civiltà in bilico tra la II e III Repubblica. Portata avanti – a fatica- nella scorsa legislatura, la riforma ha potuto contare su molti assist (politici e istituzionali) e altrettante bordate (politiche, anche di fuoco amico), in una altalena continua ormai da tre anni. Scritta a più
Con la elezione, ieri 21 giugno solstizio d’estate, degli uffici di presidenza della commissione giustizia di Camera e Senato, la squadra Giustizia della XVIII Legislatura targata M5S e Lega, tra governo e parlamento, è al completo. Cerchiamo di conoscere i protagonisti, i presidenti delle commissioni e anche i sottosegretari che coadiuveranno il ministro Alfonso Bonafede,