Social Law firm: guida per il managing partner

Perché è importante per i managing partner comunicare sui social- ClaMor

Social Law firm: guida per il managing partner

In piena digital transformation, nelle law firm i managing partner sono alla prese con la ricostruzione di una leadership 4.0 (siamo tutti d’accordo che l’approccio “dominus” non regge più, vero…?), adeguata al cambiamento.
Disegnare una strategia di sviluppo dello studio, aggiornare visione e valori, coinvolgere partner e associate, comprendere velocemente i trend di mercato, intercettare oppure immaginare nuovi bisogni, innovare processi e prodotti…, per di più in un momento di imperante incertezza, dove le persone (partner, collaboratori, clienti, prospects) cercano fari e visione! … sono certa che tanti managing partner sono alle prese con questo passaggio…epocale non semplice, soprattutto nella legal industry e nel settore professionale in genere.
Alla digital transformation, non dimentichiamolo, si somma – amalgamandosi – una rivoluzione social-sociologica, di cui la legal industry – a mio avviso – non si è ancora resa compiutamente conto: viviamo tutti nella Social Age; tutti… tranne i managing partner!

In questo articolo, con il quale inizio un percorso di stabilizzazione della mia diretta esperienza professionale sul campo, illustro brevemente i motivi per cui è importante, per il managing partner di una law firm essere #social; e fornisco qualche suggerimento per compiere il primo passo.


Contesto: Numeri e Valori della Social Age

Nel 2020, l’anno del lockdown, gli utenti dei social media sono cresciuti ad un tasso più veloce degli ultimi tre anni: sono oltre 4miliardi/mondo.
In Italia si registra ancora un trend in crescita delle piattaforme social (+5,7% pari a 4 milioni di utenti attivi) (fonte We are social)
Nella Social Age la reputazione dei brand è strategica e tra i 7 elementi che la definiscono, uno è la leadership della governance (Fonte: Reptrak report 2021).
La fiducia è un driver di reputazione tanto potente quanto delicato. 
Sui social esistono Filter bubble, Echo Chamber ma anche Trust bubble! Conquistare la fiducia delle persone è fondamentale per i brand.  
Se l’86% delle persone si aspetta che i CEO prendano posizione sulle principali sfide sociali (dalla pandemia alla job automation) (Fonte Edelmann Trust Barometer 2021), perché non aspettarsi che lo chiedano anche ai loro avvocati?
E se la fiducia nelle aziende cresce quanto più esse hanno un ruolo nella buona informazione, questo non varrebbe anche per gli avvocati stessi?

La comunicazione delle e nelle law firm

In base alla mia esperienza, osservo che sempre con maggiore frequenza le law firm approcciano la comunicazione social. Molti legal brand hanno company page su Linkedin (soprattutto); ma anche Instagram. Meno su Twitter (come mai?).
Inoltre, le tante law firm che non si sono ancora o ci sono ma senza convinzione, stanno pensando di migliorare la loro presenza social.  
Ma c’è ancora una porzione strategica della legal industry ancora pressocché totalmente “social silente” e inconsapevole: quella dei managing partner. Paura, insofferenza e (apparente) “mancanza di ROI” sono le cause più diffuse di questa disattenzione, che però già si annuncia grave (anche in termini di business) per le occasioni perse.  Soprattutto se la law firm ha standing internazionale.

I vantaggi del Social Managing Partner

Essere social, per un managing partner che vuole traghettare la law firm nella Social Age, comporta diversi vantaggi:
– I social sono la tecnologia più facilmente abbordabile ma sono l’anticamera di un approccio innovativo;
– I social sono uno strumento di leadership molto potente;
– I social sono un CRM (Customer Relationship Management) potenziale;
– I social possono contribuire ad attrarre talenti;
– I social sono un ottimo strumento di team building;
– I social sono un ottimo strumento di relazioni pubbliche;
– I social sono un ottimo strumento di business intelligence.

 

Perché è importante essere social?

I social network supportano la crescita del brand, anche legal; e in questo processo, la presenza social anche del managing partner diventa strategica.

Perché è importante che il managing partner sia social?
Perché un social managing partner supporta e accresce la reputazione del proprio legal brand, nella industry di riferimento, tra gli stakeholder e anche nella law firm stessa.
Perché è così importante la reputazione?
Perché viviamo nella “Reputation economy” (RepTrak definition). 
La Social Age, che si voglia oppure no, ha inciso profondamente nelle relazioni sociali e di business, non solo inserendo una nuova tecnologia (le piattaforme social); ma modificando la tipologia di relazione tra le persone e tra le persone e i brand.
Per qualsiasi organizzazione (istituzionale, associativa, aziendale, professionale), essere “social” nel modo giusto significa non solo “avere visibilità” (esistere); ma esercitare leadership e acquistare reputazione. Significa potenzialità e sviluppo.

Come diventare social managing partner? Breve guida di base

Di seguito qualche suggerimento per managing partner 4.0, ma con una doverosa premessa: l’approccio “social” chiede un concreto ed effettivo cambio di paradigma e di mindset comunicativo.
Comprendere la logica della comunicazione social è fondamentale; così come è fondamentale abbandonare ego e hybris e…, piuttosto, fare una operazione di “disruption” di sé stessi.
I social sono community e non canali broadcast; il valore aggiunto di un profilo personale è la capacità di leadership della persona; il senso social è…essere social: connettersi, collaborare, co-creare.   
Veniamo finalmente ai suggerimenti!

PER SUPERARE LA PAURA:
– Aprire un profilo social e…ascoltare tanto. Individuare i profili che piacciono di più, di competitor o meno, seguirli e “studiarli” per comprendere cosa piace e cosa no;
– Superare la “timidezza” e iniziare condividendo contenuti altrui, commentando, apprezzando con like;
– Abbracciare la politica “del test”.

PER IMPOSTARE UNA STRATEGIA (PERCHE’ SERVE SEMPRE):
– Focalizzare gli obiettivi social di brand e propri (personal branding);
– Individuare i valori propri e distinguibili della law firm;
– Individuare un social purpose in linea con i valori distinguibili della law firm (quanta comunicazione sostenibile e responsabilità sociale ci entrerebbe!);
– Scegliere la piattaforma “più in linea” con i propri obiettivi social e con la propria personalità;
– Costruire un network bilanciato di stakeholder, compresi gli associate;
– Individuare e seguire i trend della propria industry;
– Farsi supportare da esperti in comunicazione ma non delegare la gestione del proprio profilo personale.

PER COMUNICARE IN MANIERA EFFICACE:
– Spostare il focus da sé stessi verso l’interlocutore; 
– Sostituire “io” con “noi” (intendo, in maniera sostanziale);
– Costruire contenuti di valore che informino, inspirino, divulghino;
– Connettersi con community e persone, in maniera autentica e…umana;
– Diventare “accessibili”, con cortesia e una dose di umiltà;
– Valorizzare gli altri. 

GLI ERRORI DA NON COMMETTERE:
– Gestire la presenza social come un canale broadcast: non solo è inutile; ma è dannoso;
– Ingaggiare con i troll. Le critiche o i commenti negativi arriveranno. E’ importante mantenere freddezza e rispondere con fatti e trasparenza;
– Parlare solo e sempre di sé;
– Tacere se è in corso una crisi, che è nota all’audience (es. data-breach etc etc)
– Non prendere mai posizione su importanti questioni sociali.

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