La Comunicazione esterna entra nel ciclo di qualità dello Studio legale

Il ciclo di Deming

La Comunicazione esterna entra nel ciclo di qualità dello Studio legale

Anche l’attività di comunicazione esterna entra nel ciclo di qualità dello Studio legale.
Come comunicatrice ne sono convinti da tempo, ma un assist ci viene dal documento di prassi UNI PdR 33:2017 Studi legale Principi organizzativi e gestione dei rischi connessi all’esercizio della professione, promossa da Asla (Associazione studi legali associati) e messa a punto da un gruppo di lavoro presso UNI (l’Ente Italiano di Normazione) formato da avvocati appartenenti a Studi ASLA e da esperti designati da UNI per l’area organizzazione/comunicazione e certificazione.

La prassi è stata predisposta in autunno scorso, non è vincolante ma può fungere da traccia per avviare un percorso di qualità nella organizzazione e gestione dello Studio legale, che ne promuova lo sviluppo e lo metta al riparo da ipotesi di responsabilità anche professionale
Ne ho scritto su Avvocatoquattropuntozero/Altalex.
In questa sede vorrei soffermarmi sull’appendice C del documento che introduce l’attività di Comunicazione esterna, strategica ed operativa, come elemento qualificante per lo studio legale. Qualsiasi sia la sua dimensione.

Al di là degli aspetti strategici ed operativi di un Piano di Comunicazione, su cui mi soffermerò in alcuni prossimi post per fornire indicazioni utili e strutturate in un percorso progressivo, qui voglio sottolineare proprio il fatto che il documento evidenzia come nella “buona” organizzazione di studio, la comunicazione riveste un ruolo strategico.
Sia che vogliate accrescere la vostra reputazione, sia che vogliate aumentare la visibilità dello studio, sia che vogliate trasmettere il valore “sociale” che la vostra professione incarna, è la comunicazione il driver necessario.
Proprio il suo essere fattore strategico rende la Comunicazione una attività delicata, alla quale dedicare risorse (tempo, risorse e budget) e strutturare esattamente come qualsiasi altro percorso di qualità: Pianificazione – Test – Controllo- Azione (secondo il ciclo di Deming).
Per ciascuna porzione di processo ci sono strumenti ad hoc che possono guidarci nel percorso di qualità. Per esempio nella fase di Pianificazione ci possono servire una analisi di mercato, una analisi dei competitors e una analisi S.W.O.T, acronimo che sta per Strenghts (punti di forza) – Weakness (punti di debolezza) – Opportunities (opportunità) – Threats (minacce) che ci permette di fotografare il contesto nel quale ci muoviamo attraverso le nostre migliori qualità, peggiori limiti, prospettive ed elementi di criticità.
Fissare l’obiettivo di sviluppo e comunicazione è il passo più strategico. Ma sopra ogni cosa è necessario chiarire con trasparenza e determinazione quali obiettivi vogliamo raggiungere e quantificandoli ove possibile: potreste voler sviluppare l’attività di studio ampliando la platea di clienti; potreste voler aumentare la sfera di influenza presso gli stakeholder; potreste voler diventare un punto di riferimento nella vostra sede di attività per una particolare area di practice etcetc.
Avere ben chiaro in mente qual è il vostro obiettivo, vi aiuterà a calibrare le azioni (per esempio la scelta di un canale social rispetto ad un altro e così via) e soprattutto ad individuare i contenuti migliori.
Ciclo di Deming * per ogni azione. Ritengo molto utile fare in modo che il processo nella sua interezza (pianificazione – fare- controllare- agire) venga applicato ad ogni “canale” attraverso il quale realizziamo il piano operativo di comunicazione (sia esso social, sia di relazioni pubbliche, sia di networking, sia di media relations o PR).

 

*Della serie “nemo profeta in patria”: il ciclo di Deming prende il nome dal suo ideatore, lo statunitense William Edwards Deming. Se è vero che gli fu riconosciuto in patria il merito di aver condotto gli studi sul miglioramento della produzione negli Stati Uniti d’America durante la seconda guerra mondiale, fu in Giappone che egli teorizzò il ciclo, fornendo un contributo significativo che fece del Giappone un paese famoso per prodotti innovativi e di alta qualità, contribuendo anche al sorgere della sua potenza economica. Deming contribuì notevolmente al miglioramento dei metodi produttivi delle aziende giapponesi. Pur essendo considerato una sorta di eroe in Giappone, ha cominciato ad avere un riconoscimento diffuso negli Stati Uniti poco prima della sua morte, avvenuta nel 1993.

 

 

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