
Questo articolo parla di come è possibile per uno studio legale pianificare una comunicazione social su Facebook alla luce del cambio di algoritmo che – ha annunciato Mark Zuckeberg – promuoverà più i profili personali e meno le pagine professionali (vedremo come e, in fondo a questo articolo, leggerete una avvertenza).
La deontologia non è una opzione. Oggi è doverosa una premessa su quanto però un avvocato e uno studio legale non dovrebbero mai fare, a mio avviso e ci auguriamo anche ad avviso degli organismi deputati al controllo deontologico della categoria forense, sia sui social sia fuori dai social.
E- spiace doverlo sottolineare- qui Facebook (che ha ben altre responsabilità) non c’entra proprio nulla; anzi – un certo senso- ha eliminato un velo su una pratica inopportuna e vedremo quanto scorretta, ove fosse provata (non siamo noi competenti per poterlo affermare).
Gli avvocati dovrebbero evitare l’uso disinvolto dei social. Subito dopo che si è venuto a sapere della tragedia del deragliamento del treno di Treninord, vicenda che ha scosso il Paese fuori e dentro i social, ha fatto il giro del web e dei Gruppi FB di avvocati lo screenshot di un post di uno studio legale che offriva la propria assistenza “altamente qualificata” ai “prossimi congiunti delle vittime e alle persone che hanno subito lesioni e che hanno diritto al giusto risarcimento dai responsabili dell’accaduto”. Seguono numero di telefono e numero verde e la indicazione che nulla sarà dovuto fino all’avvenuto pagamento risarcitorio.
Il post è stato rimosso e noi non ripubblichiamo lo screenshot. Chi ha responsabilità di controllo vi può senz’altro risalire.
I commenti dei colleghi dell’avvocato sono stati molto duri. Avvocatoquattropuntozero continua a richiamare il rispetto delle regole deontologiche come garanzia do tutela dei propri assistiti, sui social e fuori dai social. E garanzia di tutela anche di tutti gli avvocati che lavorano – anche in condizioni avverse – “per bene”. Nota: l’articolo è stato chiuso il 24 gennaio e integrato il 26 gennaio.
Leggi la versione integrale dell’articolo su www.altalex.com/Avvocatoquattropuntozero