Più social network e social media per i professionisti e aziende italiane. Ma nel complesso il livello di digitalizzazione dell’Italia segna il passo.
Ogni maggio la Commissione europea pubblica il DESI – Digital Economy and Society index – che misura il livello di sviluppo digitale dei 28 paesi UE.
Il quadro per l’Italia è critico e tuttavia – spigolando tra le tabelle – è possibile fare emergere qualche elemento positivo soprattutto nel settore che mi interessa focalizzare: quello della comunicazione digitale.
In linea generale, il DESI ci dice che l’Italia occupa gli ultimi posti nella classifica Ue, tenendo conto dei cinque ambiti di analisi che sono: Connettività, Capitale umano, Uso dei servizi Internet, Integrazione delle Tecnologie digitali, Servizi pubblici digitali.
Il Desi ci dice che siamo in fondo alla classuifica con Romania e Grecia e che nell’ultimo anno il maggior incremento è stato effettuato da Irlando, Spagna e Cipro.
Come egli anni precedenti, la sfida più critica riguarda le competenze digitali che nonostante le inziative del Governo rimangono scarse, riflettendo conseguenze penalizzanti sul numero degli utenti Internet, sull’utilizzo dei servizi on line, sull’e-commerce.
Detto questo, procedendo nell’analisi possiamo fare emergere qualche nota positiva. Senz’altro il recupero che l’e-governament ha compiuto nell’ultimo anno, con un punteggio di 52,7, molto a quello medio europeo di 57,5. Open data e livello di completezza dei servizi on line sono gli ambiti di maggiore performance.
Ma è sul tema dei social che mi voglio soffermare. Il DESI lo analizza sotto due aspetti: quello dell’utilizzo da parte di cittadini e professionisti e quello del loro utilizzo da parte delle imprese come canale di connessione con il mercato. Ebbene, in entrambi i casi l’indice per l’Italia cresce. Nel primo caso giunge al 61, molto vicino alla media Ue (65). Questo significa che il 65% di coloro che utilizzano Internet hanno almeno un profilo social. Tra coloro di età compresa tra 24 e 54 anni la percentuale è del 68%; scede al 40% tra gli italiani di età compresa tra i 40 e i 55 anni. In crescita anche lo shopping on line, i servizi bancari e le videochiamate.
Nel secondo caso il DESI misure il livello di integrazione delle tecnologie digitali da parte delle imprese italiane, che giunge complessivamente al 36,8 vs una media Ue di 40 Cresce il livello di scambio di informazione elettroniche e cresce anche l’utilizzo di social media, cioè pagine e profili aziendali. La presenza di un sito web
Il DESI non misura la “qualità” dell’utilizzo dei social, sia da parte dei professionisti che delle aziende. Ma questa è un’altra storia