Con la elezione, ieri 21 giugno solstizio d’estate, degli uffici di presidenza della commissione giustizia di Camera e Senato, la squadra Giustizia della XVIII Legislatura targata M5S e Lega, tra governo e parlamento, è al completo. Cerchiamo di conoscere i protagonisti, i presidenti delle commissioni e anche i sottosegretari che coadiuveranno il ministro Alfonso Bonafede, su cui ho scritto già per Altalex), con l’avvertenza che ci baseremo sulle loro schede parlamentari e sulle dichiarazioni appena rese.
Come premessa, specifichiamo che in maggioranza sono avvocati, tutti laureati in legge (tranne uno) e solo un esponente viene dalla magistratura.
Vittorio Ferrarese, sottosegretario alla Giustizia M5S, si è laureato in Giurisprudenza nel corso della scorsa legislatura. Nel frattempo ha presentato diverse proposte di legge come primo firmatario e a lui si deve quella sull’abrogazione del divieto di “reformatio in peius” della sentenza penale di primo grado quando ad impugnarla è l’imputato. La proposta di abrogazione è entrata nel contratto di Governo e dunque abbiamo letto la pdl (AC 4239 nella scorsa legislatura). La ragione della proposta sta nella volontà di “evitare impugnazioni dilatorie volte a differire la esecutività della sentenza nell’attesa che si consumi la prescrizione” che, in assenza di una riforma che ne allunghi i tempi, falcidia 130mila procedimenti anno”.
Per Ferrarese, il giudice non deve subire limitazioni alla sua discrezionalità e deve essere libero di rescindere la prima sentenza, sostituendola anche in peiu,s come in Francia.
Sue anche altre proposte di legge sull’aumento dei reati per violenza sessuale, a tutela dei minori e di animali e sulla cannabis (il primo testo è stato ritirato a favore di una proposta più ampia, di modifica del Testo unico stupefacenti).
Il collega sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone (Lega) è un giovane avvocato ed è alla sua prima legislatura. Dopo il voto di fiducia al Governo ha postato su Facebook: “Daremo risposte concrete e fatti! Garantiamo un futuro migliore a noi italiani, alle nostre famiglie ed alle nostre imprese”.
Ai colleghi, più anziani, riuniti a Roma dalla Cassa forense il 21 giugno ha avuto modo di impegnarsi per “rilanciare il ruolo dell’avvocato, oggi mortificato da una concorrenza sul ribasso dei prezzi”.
I vertici delle commissioni parlamentari. A presiedere la commissione giustizia del Senato è il leghista avvocato di Padova, Andrea Ostellari. Classe ’74, cassazionista dal 2017, è stato viceprocuratore onorario. La sua tesi di laurea è stata sulle misure alternative alla detenzione nell’esperienza di alcuni paesi europei.
Alla prima esperienza come parlamentare, ha già annunciato la modifica della legge sulla legittima difesa e ha postato un suo manifesto nel quale si legge “Gli italiani chiedono processi rapidi e pene certe per i colpevoli. Non lo dimenticherò”.
Vicepresidenti sono stati eletti Mattia Crucioli, avvocato genovese (M5S) e Raffaele Stancanelli, avvocato di Enna (FdI); segretari le senatrici Alessandra Riccardi, avvocata milanese (M5S) e Valeria Valente, avvocata di Napoli. (Pd)
Giulia Sarti, neo presidente della commissione giustizia della Camera per M5S, è laureata in giurisprudenza.
Un ex-compagno l’ha messa più volte in difficoltà, personali e politiche, e se ne è liberata anche con una denuncia per appropriazione di denaro.
Per adesso ha rilanciato da Facebook la conferenza stampa di Alfonso Bonafede da Bari, scrivendo “ La situazione è drammatica e sappiamo benissimo che Bari, purtroppo, è solo la punta dell’iceberg di condizioni indecenti e precarie dei nostri tribunali.
La Giustizia oggi riparte da qui.
Prima ancora delle leggi e delle riforme, quello che serve davvero è ridare dignità e decoro ai luoghi dove si esercita, e soprattutto agli operatori, a tutti i soggetti che senza tregua esercitano, la Giustizia”.
Sono stati eletti vicepresidenti della commissione i deputati Riccardo Augusto Marchetti, fondatore della Lega umbra con laurea in Scienza dell’investigazione e la sicurezza conseguita all’Università di Perugia e Franco Vazio, avvocato (PD); e segretari Flavio Di Muro, laurea in Giurisprudenza a Genova (Lega) e Giusi Bartolozzi, magistrata siciliana (Fi).