Corruzione in Tribunale: ecco i primi dati certificati dall’Istat

Corruzione in Tribunale: ecco i primi dati certificati dall’Istat

Per la prima volta l’Istat ha introdotto una serie di quesiti nell’indagine sulla sicurezza dei cittadini 2015-2016 per studiare il fenomeno della corruzione. L’indagine ha riguardato anche il settore giustizia e ha misurato la percezione nei tribunali. I risultati sono stati presentati oggi

Da un punto di vista generale, si stima che il 7,9% delle famiglie nel corso della vita sia stato coinvolto direttamente in eventi corruttivi quali richieste di denaro, favori, regali o altro in cambio di servizi o agevolazioni (2,7% negli ultimi 3 anni, 1,2% negli ultimi 12 mesi).

Volgendo lo sguardo al settore della Giustizia, colpiscono due evidenze che sembrerebbero confermare l’impressione che nei tribunali la corruzione è un cerchio perfetto nel quale “vittime e carnefici” si scambiano i ruoli.
Da una parte infatti l’Istat stima che tra le famiglie coinvolte in cause giudiziarie, il 2,9% abbia avuto nel corso della propria vita una richiesta di denaro, regali o favori da parte, ad esempio, di un giudice, un pubblico ministero, un cancelliere, un avvocato, un testimone o altri.
Dall’altra però evidenzia che circa il 30% di avvocati, pur non avendo ricevuto alcuna la richiesta di dazione di denaro, dichiara di aver avuto conoscenza di episodi di corruzione al fine di velocizzare le procedure giudiziarie.

Leggi il Rapporto Istat La Corruzione in Italia: il punto di vista delle famiglie, 2017

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