Anche la procedura per la informatizzazione degli uffici giudiziari di Milano è caduta sotto la lente dell’Associazione nazionale anticorruzione. Per affidare l’incarico, il Comune aveva utilizzato una procedura negoziata ma non ve ne erano i presupposti e così Anac è intervenuta nell’ottobre 2017 per bloccare l’appalto.
Sono state in generale 241 le segnalazioni che hanno permesso di attivare la vigilanza preventiva dell’Autorità, che ha acquistato lo status di Autorità indipendente l’anno scorso. Il Lazio è la regione che guida la classifica.
Il whistleblowing (l’istituto che permette ai dipendenti pubblici di segnalare- con garanzia di anonimato- zone d’ombra nella attività pubblica di cui sono venuti a conoscenza in ragione del proprio incarico) inizia a funzionare anche se andrà verificata la riferibilità esclusiva all’interesse alla integrità della Pubblica Amministrazione per evitare che oggetto di segnalazione siano “situazioni personali” e l’impatto che avrà l’istituto dopo la estensione soggettiva alle società a partecipazione pubblica e alle imprese private. Intanto nel 2017 sono state più di 890 le segnalazioni ricevute.
Il rapporto tra politica e lobby andrà disciplinato per evitare la commistione corruttiva di interessi particolari.
Nel prossimo anno, faro su rifiuti- immigrazione-agenzie fiscali e semplificazione.
Il presidente di Anac, Raffaele Cantone, ha presentato a Roma la sua quarta relazione annuale che fotografa tramite l’attività dell’organismo di vigilanza e prevenzione le zone d’ombra del sistema degli appalti, delle attività delle istituzioni pubbliche, dei contratti pubblici, delle Università etcetc.
Pubblichiamo il testo della Relazione di Cantone ANAC.Intervento.Pres.Cantone.14.06.18
Pubblichiamo il testo della Relazione annuale ANAC.Relazione.2018-I livelli di corruzione in Italia