La legge sul divorzio breve porta anche la sua firma. Parliamo di Alfonso Bonafede, neo ministro della Giustizia del Movimento 5 Stelle che insieme al premier Giuseppe Conte, Giulia Bongiorno, Erika Stefani e Moavero Milanesi costituisce la più folta pattuglia di avvocati al Governo degli ultimi anni.
A lui si deve la fissazione dei sei mesi come tempo sufficiente di separazione consensuale per poter chiedere lo scioglimento definitivo del vincolo matrimoniale, previsione rientrata nel testo unificato che è poi diventato la Legge n. 55/2015.
Il Governo Conte ha appena prestato giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e certamente c’è molta curiosità intorno ai nuovi inquilini delle istituzioni, uniti da un contratto di governo che dovrebbe contribuire a ridurne le distanze ideologiche ( e i fendenti reciproci in campagna elettorale).
L’Ansa ha riportato nella scheda dedicata al nuovo Guardasigilli alcune sue dichiarazioni: “La riforma delle intercettazioni è una follia”. La prescrizione? “Servono più magistrati”. E ancora: “Serve un nuovo piano carceri”.
Dopo aver giurato al Quirinale, Bonafede ha affidato ad un post di Facebook la sua prima dichiarazione:
“Sono onorato di essere ministro della Giustizia della Repubblica italiana e oggi ho giurato sulla Costituzione, la stella polare che ispirerà il mio modo di agire. Affronterò questo compito con lo spirito di servizio che i cittadini italiani meritano. E guardando a loro sono ben conscio dell’importante compito che mi spetta.
Come ministro ascolterò tutti, nessuno escluso, e porterò avanti i valori dell’onestà e della legalità, gli stessi che ho sempre riconosciuto nel MoVimento 5 Stelle e che mi hanno portato fino a qui. Oggi più che mai c’è voglia di una giustizia equa, presente e tempestiva.
Da domani sarò al lavoro per realizzare i punti del contratto per il Governo del cambiamento, per fare dell’Italia il Paese che i nostri cittadini meritano”.
Per sapere qualcosa di più del Bonafede pensiero, ho consultato la scheda parlamentare pubblicata sul sito della Camera dei Deputati…
Questo articolo è pubblicato su www.altalex.com