
Agostino Sibillo non è un pentito del web e delle sue piattaforme (vedi da ultimo Sean Parker, socio di Mark Zuckerberg: Sean Parker critica Facebook, “sfrutta vulnerabilità uomo”, Ansa.it).
Agostino Sibillo è un dissidente. Un dissidente 4.0 perché è impegnato a chiarire cosa significa il “nuovo ordine mondiale” delle “frightful five” (Google, Facebook, Amazon, Microsoft, Apple) e cosa può produrre. Di buono per la popolazione mondiale, è il suo pensiero, molto poco.
Ma chi è? E’ un avvocato nato in Puglia, un ingegnere (il titolo conseguito in California), uno startupper (da ultimo Spy chatter) e, secondo la vulgata generale, “l’inventore del cloud”, nel senso che ha brevettato in USA l’utilizzo “retail” del cloud, a cui sono seguiti altri 18 brevetti (vedi Google Patents). Googolando si trovano sue foto opportunity con Hillary Clinton, interventi in TED-X, molte interviste in RAI.
Da padre del cloud ne vorrebbe decretare la morte, per passare ad un protocollo generalizzato di encrypted cloud computing system, basato sulla quantistica. Vediamo perché.
Avvocatoquattropuntozero lo ha incontrato a Roma, in occasione di una sua Lectio magistralis all’Università Luiss, invitato dall’associazione studentesca All Around e ospitato dal professore di Informatica giuridica Gianluigi Ciacci.
Due ore di incontro con i ragazzi e poi un caffè con Avv 4.0. Vi racconto quello che ci siamo detti.
L’articolo è pubblicato su www.Altalex.com/Avvocatoquattropuntozero al link http://www.altalex.com/documents/news/2017/11/27/intervista-a-mister-cloud-agostino-sibillo