
L’inverno dei (nostri) diritti. A decretarne lo stato di grave malattia dei diritti fondamentali dentro e fuori l’Europa è il Parlamento europeo nella risoluzione sul Rapporto annuale sui diritti umani e la democrazia (Parlamento Ue- Report Diritti Umani 2016 approvato 29_11_2017), approvata il 29 novembre 2017 scorso.
Il testo è un compendio delle gravissime defaillance che i principi di democrazia, di rule of law e di rispetto dei diritti fondamentali subiscono in tutto il continente e, in generale, world wide.
Esecuzioni capitali, violenza contro bambini e donne, prevaricazioni contro immigrati e rifugiati, discriminazione contro l’omossesualità, nuove emergenze per avvocati e giornalisti.
Nel 2016 sono stati 250 gli avvocati che operano nel settore dei diritti umani che hanno avuto accesso all’Emercency Fund support (EIDHR) http://www.eidhr.eu/funding, con un incremento del 30% rispetto al 2015. Non sono “da meno” i giornalisti e i blogger, spesso perseguitati, imprigionati o “fatti fuori”.
Alle disuguaglianza storiche e alle nuove emergenze si aggiungono quelle “digitali”: il parlamento europeo difende il principio della libertà di espressione on line ed esprime preoccupazione per la “privatizzazione della rule of law”; chiama proprio così l’affidamento ai big del web del potere di rimuovere i contenuti sulla base delle regole di erogazione del servizio e non di un quadro di norme democraticamente approvate.
Per questo nella risoluzione chiede che Consiglio e Commissione europea adottino una direttiva per la trasparenza e la proporzionalità della rimozione dei contenuti e per la previsioni di rimedi effettivi per i social consumers.
Leggi la Parlamento Ue- Report Diritti Umani 2016 approvato 29_11_2017